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Disegnare Bologna
Disegnare Bologna o disegnare a Bologna?
Entrambe le cose sono possibili.
Il nord e la mappa
Tempo fa ho disegnato la mappa del centro di Bologna seguendo il percorso delle strade, circondate da tracce di mura e dalle porte di accesso, immaginando però che fosse un grande giardino: Bologna in pianta.
Le strade diventano d’acqua e portano a un grande lago: la piazza. I monumenti più importanti sono alberi monumentali o piccoli boschetti, poi prati e angoli fioriti.
Le mappe seguono una convenzione per cui il nord è sempre in alto e in genere si pensa che le montagne, le vette siano appunto a nord, ma qui il profilo delle colline e in lontananza le cime più alte indicano il sud.
È un ribaltamento!
Bologna disegnata dai colli
L’impressione è ancora più forte se si va ad ammirare la città da un parco situato sui colli, Villa Ghigi, che offre una bella panoramica che si estende sulla pianura e che nelle giornate particolarmente terse e luminose offre la visione in lontananza del vero nord.
Lo sguardo cerca le due torri, come punto di riferimento, poi spazia cercando di dare un nome ai palazzi, alle chiese. Mentre osservi la luce cambia e ogni volta che muta il panorama svela o nasconde, con il gioco delle ombre.
Un taccuino e una matita in mano cambiano il modo di vedere o meglio finalmente di guardare ciò che ci circonda ed è familiare oppure sconosciuto.
Le fughe dei portici, un portone aperto che lascia intravedere un inaspettato giardino.
Elaborare lo "schizzo"
Si possono fissare queste immagini e suggestioni con piccoli schizzi, parole e poi con calma farle rivivere aggiungendo particolari agli abbozzi, inserendo il colore, tutte le sfumature dei rossi e dei colori caldi che caratterizzano questa città.
Magari per cominciare a prendere confidenza con la matita si può seguire un corso di disegno a Bologna e perché no partecipare al laboratorio d’arte delle valigie leggere.
